venerdì 30 novembre 2012

NEWS IN PILLOLE


Il salasso dell'Imu
Per tanti agricoltori sarà un vero salasso. Parliamo del saldo Imu, che dovrà essere effettuato entro il prossimo 17 dicembre. Per prima cosa il contribuente deve verificare cosa prevedono delibere e regolamenti comunali in merito al calcolo dell'imposta; i comuni, infatti, avevano tempo fino al 31 ottobre scorso per pubblicare le aliquote. Per quanto riguarda i fabbricati strumentali, dopo aver versato con la prima rata il 30% dell'importo previsto, ora è la volta del restante 70%. Inoltre adesso dovrà essere pagata l'intera imposta riferita ai fabbricati rurali che nel frattempo sono stati accatastati all'urbano, per i quali nulla era dovuto con la prima rata.
 
Ogm: l’Efsa boccia definitivamente Seralini
L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato la valutazione conclusiva dell’articolo del ricercatore francese Eric Seralini che aveva destato preoccupazioni circa la potenziale tossicità del mais geneticamente modificato NK603 e di un erbicida contenente glifosato, affermando l’esistenza di un legame tra l’esposizione a tali sostanze e un incremento dell’incidenza di tumori nei ratti. L’esame conclusivo dell’Efsa conferma la valutazione iniziale secondo cui le conclusioni degli autori non possono essere considerate come scientificamente fondate a causa dell’inadeguatezza della progettazione, della descrizione e dell’analisi dello studio come esposto nell’articolo. Non è quindi possibile trarre conclusioni valide circa l’insorgenza di tumori nei ratti esaminati.
 
Cereali,il 6% diventa biofuel
Oltre il 6% dei cereali prodotti nel mondo diventa biocarburante. È quanto è emerso da una elaborazione del Barilla Center for Food and Nutrition (Bcfn), che stima la produzione cerealicola attuale in 2,245 miliardi di tonnellate in crescita a 2,633 miliardi di tonnellate al 2020, quando le derrate alimentari destinate a produzione agroenergetica saranno oltre il 7%. «Un paradosso del nostro tempo che non possiamo più permetterci se 868 milioni di persone non hanno cibo» ha detto Riccardo Valentini, membro del panel intergovernativo sul cambiamento climatico.

 


Newsletter dall'Informatore Agrario
 
 

sabato 24 novembre 2012

NEWS IN PILLOLE


Catania in esclusiva: niente strappi sull’uso dei fitofarmaci
Proseguendo nella sua opera di informazione su un tema importantissimo per il lavoro degli agricoltori nei prossimi anni, quello del recepimento della direttiva comunitaria sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, L’Informatore Agrario ha posto al ministro Mario Catania alcune domande sui principali temi in discussione: dagli oneri a carico degli agricoltori, ai vincoli in alcuni casi troppo rigidi. La nuova normativa, dice il ministro, garantirà la sicurezza degli operatori e la tutela della salute senza introdurre inutili gravami burocratici sulle imprese agricole e per garantire i controlli funzionali su macchine e attrezzature si sta lavorando sulla riorganizzazione e sul potenziamento del servizio in tutte le regioni. La bozza del Pan, il Piano di azione nazionale, ricorda Catania, è comunque disponibile sul sito del Mipaaf e fino al 31 dicembre sarà possibile inviare osservazioni e suggerimenti di modifica.
 
La terra coltivata non è una rendita
Secondo l’Accademia dei georgofili «i terreni agricoli coltivati costituiscono un bene strumentale, sempre più prezioso e insostituibile, che va progressivamente riducendosi anche per la crescente urbanizzazione delle campagne, con una cementificazione irreversibile. Ai fini fiscali non possono essere considerati patrimonio da rendita, ma come uno dei tanti strumenti indispensabili per conseguire un reddito da lavoro».
 
Sull’Imu serve certezza
«I produttori devono sapere quanto pagare di Imu agricola, il Governo rispetti gli impegni assunti». Lo chiede il presidente della Cia, Giuseppe Politi, in una lettera inviata al sottosegretario all'economia, Vieri Ceriani, preoccupato per la «babele» di decisioni adottate dai Comuni, alcuni dei quali hanno portato l'aliquota al livello più alto (10,6 per mille) sui terreni agricoli. Aliquote che, spiega la Cia, non possono però ritenersi definitive in quanto il Governo ne ha stabilito l'eventuale revisione entro il 10 dicembre, sulla base dell'andamento del gettito Imu della prima rata e delle risultanze dell'accatastamento dei fabbricati rurali i cui termini scadono il 30 novembre.
 
Via libera ai fondi europei per il terremoto
La conferma a quanto deciso dai 27 Paesi Ue la scorsa settimana è venuta oggi: Il Consiglio affari generali ha dato il suo via libera formale allo stanziamento di 670 milioni di aiuti per l'Emilia-Romagna colpita dal terremoto dello scorso maggio. Nei giorni precedenti alcuni Paesi avevano sollevato obiezioni in merito e per questo l’Italia, per bocca del premier Mario Monti, aveva chiesto, ottenendolo, il sostegno del presidente della Commissione Barroso e a quello dell’Europarlamento Schulz.

Newsletter dall'Informatore Agrario
 
 

venerdì 23 novembre 2012

SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL PRIMO CORSO SUL GUSTO

IL MOLISE A TAVOLA TRA SAPORI E TRADIZIONI
"Un Molise divino"
 




Il progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani, in particolar modo studenti, ma anche consumatori, alla scoperta della qualità delle produzioni alimentari della Regione Molise e delle relative risorse territoriali. Il percorso formativo si svolgerà presso l’Istituto Tecnico San Pardo di Larino (CB) per le lezioni frontali, attraverso la messa a disposizioni di locali e laboratori, mentre la parte applicativa si svolgerà, attraverso visite guidate, presso le aziende produttrici e mediante partecipazione a incontri e seminari tematici. Le lezioni vedranno l’apporto tecnico-scientifico di docenti dell’Istituto, di professionisti del settore, anche afferenti all’associazione ex-allievi dell’Istituto Agrario di Larino, oltre che da operatori direttamente impegnati nelle singole filiere produttive. Il progetto verterà sulla filiera vino, di cui saranno trattati, in maniera organica, tutti gli aspetti dalla produzione alla trasformazione, mettendo in risalto il legame con il territorio. Inoltre, particolare attenzione sarà data all’analisi sensoriale come strumento di valutazione della qualità, all’abbinamento con la cucina locale, alla lettura delle etichette, alle principali frodi alimentari e alla sostenibilità ambientale. A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di frequenza, il materiale didattico su CD/DVD, oltre alla stesura di un opuscolo divulgativo, a cura degli stessi, con il materiale del corso.
 

 




ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

1° Modulo: Storia e cultura del vino (Origine della viticoltura e mito del vino come contributo nello sviluppo della civiltà occidentale, la domesticazione della vite selvatica. Contributo dell’archeobotanica e delle moderne tecniche di biologia molecolare. Le scoperte archeologiche in Molise.)
2° Modulo: La coltivazione della vite (principi di biologia e fisiologia, sistemi di allevamento e avversità. Visite aziendali su sistemi di potatura e allevamento.)
3° Modulo: La vinificazione (biochimismo del processo fermentativo, microbiologia e tecnica enologica. Affinamento e vini speciali. Analisi di laboratorio. Visite in cantine.)
4° Modulo: Analisi sensoriale e abbinamento cibo/vino (Principi di analisi sensoriale, fisiologia dei sensi ed addestramento alla percezione. Gli aromi del vino, tecnica di degustazione e abbinamento cibo-vino.)
5° Modulo: Enografia, enoturismo e strade del vino (Vitigni autoctoni e vini di qualità. Principali regioni vitivinicole italiane ed internazionali. Le denominazioni di origine e i consorzi di tutela. La Tintilia e il Molise enologico. Il vino come leva per lo sviluppo turistico di una destinazione.)
6° Modulo: Il gusto della moderazione, le frodi alimentari, HACCP e tracciabilità di filiera (Aspetti nutrizionali e salutistici. Il rapporto vino-alcool ed educazione al consumo consapevole. Uso e abuso di alcool. Principali frodi alimentari sul vino, il sistema di autocontrollo, le certificazioni di qualità e sistemi di rintracciabilità di filiera.)
7° Modulo: Realizzazione di un logo ed elaborazione del prodotto finale (Creazione di un’etichetta e del relativo logo. Raccolta del materiale realizzato con cui predisporre l’opuscolo divulgativo e il CD/DVD- ROM)
 
 
 


Il corso, così come strutturato, prevedrà una lezione settimanale pomeridiana, per un totale di 63 ore circa di lezioni frontali, da concordare volta per volta in base alle diverse esigenze, della durata variabile tra le 2 o 3 ore, in base alla tema trattato. L’inizio delle lezioni avverrà, presumibilmente, per la metà del mese di dicembre 2012, mentre il termine è previsto per la metà del mese di maggio 2013. Data e orari definitivi verranno comunicati in maniera tempestiva appena possibile, dopo la raccolta delle iscrizioni. L'inizio, presumibilmente, è previsto nella settimana tra il 10 e il 15 dicembre.

Per info: chiedere del dott. Di Maria Sebastiano ai numeri 0874/822211 e 0874/822160 o attraverso la mail scuoladelgustolarino@gmail.com

 

domenica 18 novembre 2012

SALVARE L'OLIVICOLTURA ITALIANA E LA SUA RICCA BIODIVERSITA'

L'Agromillora Iberia, azienda vivaistica storica, leader nel campo dell'olivicoltura superintensiva, ha organizzato la manifestazione "Olio  in  campo", dalla raccolta delle olive alla spremitura in frantoio, presso Borgo  Incoronata (FG), nella giornata di ieri, 17 novembre 2012, sulle cultivar Arbequina e Arbosana.





Riporto la mia email di risposta all'invito che mi ha inviato il rappresentante di l'Agrimolla Iberia cioè, come lui ci tiene a sottolineare, "l'azienda vivaistica storica, leader nel campo dell'olivicoltura superintensiva", di partecipare a una manifestazione di presentazione dei "grandi" risultati ottenuti con solo due varietà classiche della Spagna "Arbequina" e "Arbosana" che, con l'olivicoltura intensiva, sono destinate a colonizzare l'olivicoltura mondiale, a partire da quella italiana. Alla faccia del nostro straordinario patrimonio di biodiversità che ci vede leader assoluti nel mondo con oltre 500 varietà autoctone, pari al doppio del patrimonio mondiale.


 





Faccio appello a quanti hanno a cuore questo patrimonio soprattutto nostro, ma anche di altri paesi del Mediterraneo (la Spagna compresa), a contrastare un disegno dei padroni dell'olio, fra i quali anche i titolari dell'Agrimolla Iberia, che è quello di azzerare le differenze, le diversità, cioè i valori, come il dialetto, la lingua, le tradizioni che, come si sa, sono le espressioni più autentiche di un territorio insiema all'ambiente ed ai paesaggi. Le diversità di cui si nutre l'uomo per non sentirsi trasformare in un oggetto di puro consumismo guidato da altri. Senza la diversità non c'è libertà. Rivolgo questo appello agli olivicoltori italiani e alle loro associazioni, consorzi, cooperative, Unioni; alle organizzazioni professionali - in primo luogo la CIA ed l'Associazione Nazionale delle Città dell'Olio, che hanno condiviso con me il progetto "Olivoteca d'Italia", l'oliveto della biodiversità, con le città dell'olio impegnate nella difesa del paesaggio olivicolo - alle Università, al mondo dell'enogastronomia; agli organi di informazione; agli uomini di cultura ed alle istituzioni i vari livelli, perchè tutt'insieme si adoperino a non far passare questo tentativo di colonizzazione dei nostri territori olivetati.  Serve attivare subito tutte le azioni di informazione e controinformazione. Serve altresì realizzare progetti atti a dare spazio alla biodiversità, alla ricchezza organolettica degli oli prodotti, alla salvaguardia dei gusti e delle tradizioni con le mille cucine espresse e segnate dall'olio.Si tratta di bloccare subito questo disegno che non aiuta la nostra olivicoltura ma a limitarla fortemente dando ai territori identità uniformi sotto ogni aspetto. Ed ecco la mia email di immediata risposta al rappresentante della ditta spagnola che, volentieri, pongo alla vostra attenzione.

Scorcio di paesaggio olivicolo a Larino
Foto storica raccolta delle olive

Egregio Dr. Rutigliano,
grazie per l’invito ma non ci sarò. E’ l’inizio della colonizzazione della nostra olivicoltura da parte della Spagna con il rischio dell’abbandono dei nostri oliveti marginali che sono tanta parte della olivicoltura italiana e di quel straordinario patrimonio di biodiversità olivicola che è, questo sì, il nostro vero futuro.
I miei saluti

Pasquale Di Lena